Recensione di Elisabetta Bolondi
Autore: McCarthy Cormac
Titolo: La strada
Editore: Einaudi 2007
Recensioni entusiaste, il premio Pulitzer hanno consacrato questo uno dei migliori libri dell'anno. Infatti lo è. Una scrittura straordianariamente evocativa, una lessico ricercato e semplice insieme, una storia ripetitiva, un padre e un figlio che dopo la distruzione del mondo - un bombardamento nucleare?- cercano di sopravvivere andando verso sud, alla ricerca di cibo, di calore, di qualcosa che mostri al bambino cosa era il mondo prima di lui; eppure nel ripetere ogni giorno i passi sulla strada verso il nulla, alla spasmodica ricerca di cibo, acqua, vestiti, non c'è mai un attimo di noia: quel padre e quel figlio sono l'umanità di ogni tempo, abbandonati su questa terra desolata, senza più colori nè sentimenti, con un'unica certezza: il loro amore totale, senza incertezze. La scena finale, con il bambino che saluta il padre per l'ultima volta, è splendida e straziante. Tutta la tradizione della letteratura americana sembra concentrarsi nelle pagine di questo bellissimo struggente apologo.

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